Bonus Mobili: cosa è cambiato per il 2023?
La Legge di Bilancio 2023 ha confermato la misura fino al 2024 ma, a differenza di quanto previsto, ha innalzato, solo per quest’anno, il tetto di spesa dai 5.000 euro iniziali a 8.000 euro.
Di fatto, rispetto agli ultimi 2 anni (qui trovi gli articoli di riferimento: Bonus Mobili 2021 e Bonus Mobili 2022) per il 2023 non è cambiato nulla nella sostanza pertanto resta valido lo stesso iter utilizzato in precedenza per sfruttare l’incentivo fiscale che consente di arredare casa e risparmiare.
Come per tutte le misure in vigore ci sono dei prerequisiti per potervi accedere: in primis va ricordato che il Bonus mobili e grandi elettrodomestici è valido esclusivamente per l’acquisto di arredi destinati ad immobili che sono stati oggetto di ristrutturazione a partire dal 1 Gennaio 2022.
Pertanto, non sono molte le novità intervenute rispetto a quello del 2022 sebbene per il 2023 il tetto di spesa massima detraibile, sempre nella misura del 50% delle spese sostenute, è diminuito del 20% rispetto ai 10.000 euro previsti nell’anno precedente.
Al contrario di altre agevolazioni fiscali sulla casa, per il Bonus Mobili 2023 la detrazione è l’unica modalità di fruizione e, pertanto, restando invariate le regole per recuperare il dovuto non è previsto lo sconto in fattura.
Infatti, come già previsto negli anni precedenti, viene riconosciuta una detrazione fiscale, pari al 50% dei costi sostenuti, ripartita nell’arco dei successivi 10 anni a partire dalla data d’acquisto, che dovrà avvenire entro e non oltre il 31/12/2023.
Ora vediamo in dettaglio a chi spetta, cosa è possibile acquistare e cosa è necessario sapere per ottenere il bonus fiscale per l’acquisto di arredamenti, complementi d’arredo e grandi elettrodomestici.
Chi può usufruire del Bonus Mobili?
Secondo quanto stabilito dalle varie Leggi di Stabilità che si sono succedute negli anni e come chiarito dall’Agenzia delle Entrate nell’ultima guida sintetica divulgata, potranno usufruire del Bonus Mobili tutti i soggetti che hanno effettuato un intervento di ristrutturazione edilizia a decorrere dal 01/01/2022, o ne avvieranno uno nel corso del 2023.
Cosa si può acquistare?
Tutte le condizioni sin qui vigenti sono state confermate, per cui, anche con il Bonus Mobili 2023 si potranno detrarre le spese sostenute per l’acquisto di arredamenti, complementi d’arredo e grandi elettrodomestici.
Più nello specifico, per quanto riguarda i mobili: arredamento per la zona giorno (librerie, pareti attrezzate, madie e credenze, scrittoi, tavoli e sedie, divani e poltrone,etc.), arredamento per la zona notte (letti, armadi, camerette per bambini e ragazzi, cassettiere, comò e comodini, etc.), arredamento completo per la cucina ed illuminazione.
Per quanto riguarda gli elettrodomestici è indispensabile che rientrino nelle seguenti classi energetiche: non inferiore alla Classe A per i forni, alla Classe E per lavatrici, asciugatrici o lavastoviglie e Classe F per frigoriferi e congelatori.
Inoltre, va tenuto conto che nell’importo delle spese sostenute, possono essere inclusi anche i costi relativi al trasporto e montaggio degli arredi ed elettrodomestici acquistati.
Bonus Mobili: come pagare
Tutti gli acquisti vanno pagati con metodi tracciabili, ovvero, bancomat, carte di credito, bonifici (bancari o postali) tenendo presente che occorre conservare ogni documento fiscale che sarà prodotto dal negoziante (scontrini, ricevute fiscali e fatture elettroniche). Sarà impossibile, invece, usufruire del Bonus Mobili se gli acquisti avverranno in contanti o saldati a mezzo di assegni bancari.
Per non sbagliare nessun passaggio e perdere così l’occasione di accedere alla misura per una banale disattenzione, è possibile documentarsi direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate che ha pubblicato una pagina dedicata al Bonus Mobili.
Bonus Mobili e finanziamenti
Come già chiarito in passato dall’Agenzia delle Entrate (Circolare dell’Agenzia delle Entrate 7/E/2017), la detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità chieste al contribuente e che quest’ultimo abbia una copia della ricevuta del pagamento.
CasaStore Salerno e il Bonus Mobili 2023
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